Chi sono


     

    Nel corso della mia esperienza artistica, iniziata negli anni settanta, ho sempre avuta chiara, nel mio immaginario pittorico, la percezione di un mondo che si stava via via sgretolando, a tal punto da non avere più una immagine unitaria, né reale né ideale.
    Ciò che resta sono frammenti ed è proprio sul frammento che ho lavorato per lunghi anni. Come il tedesco della poesia di Brecht che, dopo la seconda guerra mondiale, se ne andava in giro con un mattone sotto il braccio per mostrare a tutti come fosse fatta la sua casa, recupero dei frammenti per restituire una immagine unitaria del mondo di cui vado, man mano, facendo esperienza.
    Ho declinato questa esigenza, nei decenni, in vari modi: dal collage, strappo e assemblaggio, del primo periodo (1975-1985), ai successivi frammenti pittorici della vita delle nostre città, influenzato in questo (1985- 2000) dalla lettura del libro dello psicologo russo Alfred L. Yarbus ”Eye Movements and vision”( Plenum Press, New York , 1967), fino ai recenti frammenti di un linguaggio astrologico.
       

    I lavori di questi anni traggono origine dagli studi di astrologia iniziati negli anni novanta con la scoperta personale del linguaggio astrologico. Infatti esso accompagnando la storia dell’uomo, unisce ciò che è concreto e ciò che è astratto, il reale e l’immaginario, ciò che è materiale e spirituale.
    Il mattone, qui, diventa un pezzo di muro sul quale giacciono delle presenze dipinte su di un ipotetico intonaco il quale reca la traccia di un disegno graffito a contornare i colori semplici e vivi.
    Ho scritto una lingua astrologica utilizzando i segni che la tradizione ci ha lasciato, integrando quei significati, non rappresentati, con segni adeguati da me creati. Le figure sono semplificate, i colori sono puliti e stesi mescolando le tinte principali: bianco, nero, blu di cobalto, blu oltremare, rosso di cadmio, giallo ossido, giallo di cadmio, terra di Siena, terra d’ombra, verde smeraldo.
    La scrittura astrologica, fatta di simboli dei pianeti, aspetti e case, è nei colori simbolici: Marte e gli aspetti negativi sono rossi, Venere e gli aspetti positivi sono verdi, Saturno è grigio e così via.
    Potrebbero sembrare i resti di un vecchio affresco arrivato sino a noi dalla polvere dei secoli, ma in realtà si tratta di una scrittura composta da ideogrammi, dove figure e segni si uniscono per dare un’informazione, per comunicare momenti diversi, notizie di un personaggio o di un evento, preventivamente analizzato astrologicamente e rappresentato nel dipinto mediante l’uso di questi elementi.
    L’assemblaggio poetico dei frammenti di questa scrittura restituisce, così, quell’unità perduta, ritrovata e ricostruita.